di Samuele Bozzo ed Elena Papini, 5B
All’inizio di gennaio 2025 la Scuola di Alta Formazione dell’Istruzione (SAFI) del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha pubblicato l’Avviso pubblico per la selezione di progetti e iniziative relative a strategie innovative per la formazione del personale scolastico con lo scopo di “raccogliere i migliori progetti di promozione, valorizzazione e sviluppo di Strategie innovative nella prospettiva di dotare la SAFI di uno strumento dinamico che possa essere di supporto allo sviluppo di linee guida dedicate e di favorire la diffusione e la promozione di esperienze di qualità sul territorio nazionale”. Previa selezione delle candidature pervenute, esse sarebbero poi state inserite nel Catalogo delle buone pratiche delle strategie innovative.
Il progetto “Agorà Liceo D’Oria” è stato selezionato come “Buona pratica di eccellenza” e il SAFI ha assegnato alla nostra scuola il bollino di buona pratica di eccellenza auspicando la più larga diffusione del progetto attraverso pubblicazioni e diffusione nella comunità scolastica nazionale.
Il nome “Agorà” richiama l’antica piazza greca, luogo di incontro e scambio di idee; ispirandosi all’agorà “originale”, la piattaforma rappresenta una vera e propria palestra dove dare spazio all’inventiva e alla creatività di studenti e docenti e i cui principali obiettivi sono quelli di dare supporto alla didattica e visibilità ai lavori degli studenti, oltre che di costituire un archivio e una memoria digitale del nostro patrimonio scolastico.
“Agorà” è il punto d’arrivo di un percorso iniziato nell’A.S. 2020/21 sulle competenze digitali con la collaborazione dell’associazione DiGenova-Urban Digital Transformation. Tra le tappe di questo percorso sono rientrate la WebTV della Cultura e i PCTO focalizzati sullo storytelling e il linguaggio cinematografico. Il progetto inoltre costituisce contemporaneamente anche il punto d’avvio per le iniziative del Liceo Classico del futuro.
Parte integrante del progetto è stata l’attività di formazione che il team dei docenti del progetto ha rivolto a 20 docenti afferenti a tutte le aree degli ambiti disciplinari del liceo, tra questi la professoressa di inglese Anna Mantineo che abbiamo intervistato per sentire le sue impressioni.
Agorà e il corso di formazione sono stati un’esperienza positiva o negativa?
E’ stata sicuramente un’esperienza positiva, volta all’innovazione e alla creazione di prodotti digitali a partire da testi che, diventando ipertesti, consentono ai lavori degli studenti di ricevere maggiore visibilità non solo all’interno della scuola, ma anche in un’ottica extrascolastica. Anche il corso di formazione, strutturato in quattro incontri, si è rivelato utile e stimolante perché improntato a un approccio più operativo e finalizzato all’utilizzo di attività didattiche innovative per i ragazzi.
Le competenze acquisite con la formazione si sono rivelate utili anche nella quotidianità del suo lavoro da insegnante?
Non direttamente nell’ambito quotidiano, poiché insegnando inglese ho molto a che fare con gli aspetti più legati alla grammatica e alla sintassi e quindi il più delle volte non vi è il tempo per consentire ai ragazzi di dedicarsi alla stesura di testi e articoli. Tuttavia, recentemente un’attività svolta da alcune classi, su Genova e sulla nostra scuola, ha permesso agli studenti di realizzare elaborati da selezionare per la pubblicazione su Agorà. Quindi, più che nella quotidianità, direi che le competenze acquisite hanno e avranno probabilmente ricadute positive per quanto riguarda attività episodiche e trasversali.
Ha incontrato delle difficoltà?
No, personalmente ho trovato la piattaforma e l’attività formativa molto user friendly e intuitiva.
C’è stato qualche momento di particolare interesse nel corso? C’è qualche miglioramento da fare, secondo Lei?
In generale è stato interessante avere occasione di conoscere meglio la piattaforma dal punto di vista dell’editor e il modo in cui essa è costruita. Rifarei sicuramente il corso se se ne presentasse l’occasione: mi dispiace che non abbiano potuto partecipare più insegnanti.
Mi sembra corretta la procedura prevista al momento della pubblicazione degli articoli: l’insegnante deve essere l’editor e deve comunicare gli elaborati selezionati alla vicepreside, affinché essi possano essere pubblicati. Nonostante questa procedura possa sembrare limitante, in realtà è la più idonea poiché garantisce la qualità delle pubblicazioni su Agorà.
Pensa che gli insegnamenti ricevuti e la piattaforma possano avere un impatto positivo anche sugli studenti oltre che sui docenti?
Certamente: l’obiettivo della scuola è aiutare i ragazzi a formarsi un senso critico e Agorà da questo punto di vista può stimolare i ragazzi a fare ciò.
Tra gli studenti, Michele Zeli (classe 5E) si è reso partecipe in modo attivo del progetto, pubblicando un articolo in inglese su Agorà.
Come giudichi il progetto Agorà?
Penso certamente che la piattaforma Agorà del D’Oria sia un’iniziativa positiva. Da un lato si presenta come uno spazio dove vengono caricati lavori e progetti scolastici avvallati dai prof, dall’altro, al contempo, può offrire la possibilità di esprimersi, sviluppare tematiche e confrontare opinioni a tutti gli studenti della scuola, sia a chi produce il materiale condiviso sia a chi ne usufruisce “soltanto”. Inoltre, essendo una piattaforma pubblica online, da una parte garantisce la disponibilità continua del materiale anche ai futuri studenti, dall’altra ne permette la visione a chiunque, anche al di fuori del nostro ambiente scolastico. Questo fa sì che il nostro istituto possa essere, a suo modo, positivo esempio di continuo impegno culturale e partecipato confronto didattico. Dopotutto, “agorà” è proprio la piazza in cui le persone possono “radunarsi e raccogliersi” nel dialogo e nel reciproco scambio di idee e spunti di riflessione.
Perché hai scritto su Agorà?
Per quanto riguarda la mia esperienza personale, una nostra docente ha voluto caricare sulla piattaforma un articolo dove si potessero presentare i diversi progetti di gruppo realizzati dalla nostra classe, riguardanti l’età vittoriana e la scrittrice inglese, Emily Bronte, di cui abbiamo visto la biografia resa come film, e di cui abbiamo discusso le relazioni col presente riscontrabili nella sua opera.
Secondo te ci sono dei miglioramenti da apportare?
Premesso che è da poco che ho iniziato a conoscere meglio la piattaforma, e che quindi potrebbe essermi sfuggita qualche funzionalità, posso comunque consigliare alcuni eventuali miglioramenti di carattere generale: perché diventi una piattaforma ancora più vissuta da tutti gli studenti, inviterei a diffonderne la conoscenza; perché il dialogo sia continuo, suggerirei la presenza di bacheche pubbliche di confronto dove gli studenti possano direttamente inviare il loro materiale (brani, poesie, riflessioni), sempre con la supervisione dei docenti responsabili.
Consiglieresti di scrivere su Agorà anche ad altri studenti?
Consiglio vivamente agli studenti di partecipare al dialogo possibile sulla piattaforma, grazie al quale ci si può esprimere e lasciare qualcosa di utile e duraturo per tutti gli studenti, presenti e venturi.