I Genovesi da sempre erano conosciuti per il loro spirito di iniziativa: sapevano vedere le necessità e trovare rimedio ai problemi. Questa loro prerogativa si manifestava anche nel campo dell’istruzione: quando, per esempio, nel resto d’ Italia l’istruzione secondaria fu introdotta dall’oggi al domani, pur non trovando radici nella società, a Genova organismi scolastici autoctoni erano già presenti, per cui il passaggio alla scuola di Stato fu graduale e facilitato.
A quel tempo l’istruzione era affidata a ordini religiosi che ne curavano la diffusione non solo tra i giovani appartenenti alla nobiltà, ma anche tra i giovani penalizzati socialmente , ma dotati di intelligenza e voglia di imparare.
Il Regio Liceo-Ginnasio “Andrea D’Oria”
Il passaggio del Liceo – Ginnasio Andrea D’Oria dall’amministrazione Comunale a quella del Governo era già preesistente alla creazione dell’istituto municipale, poiché l’ amministrazione comunale aveva già aperto trattative con il ministero della istruzione perché si creasse anche a Genova un Regio Liceo, come già era accaduto in città come Milano e Palermo, con uguale, se non minore, popolazione scolastica.
Finalmente con il decreto del 1° Ottobre 1884 il Liceo – Ginnasio fu dichiarato regio e gli fu confermato il titolo di “Andrea D’Oria”.
Il compito degli insegnanti che via via si susseguirono fu quello di preparare i ragazzi loro affidati in un clima di silenzio, raccoglimento e studio. A coordinare il tutto furono chiamati diversi Presidi, alcuni dei quali dedicarono realmente la loro vita alla prosperità della scuola.

Il primo Preside del regio Liceo fu Leopoldo Marengo, autore di romantici testi teatrali.
Per quel che riguarda gli insegnanti che lavorarono in questa scuola, si può dire che la grandissima maggioranza, se ben diretta, ne fu sempre degna e meritevole, onorò la scuola e ne fu onorata. Questi docenti formarono un buon numero di alunni che diventarono uomini di alto ingegno: di questi alcuni si dedicarono all’ insegnamento, mentre altri si diressero verso altre carriere. Nel corso degli anni si andarono a migliorare l’apparato economico-amministrativo e quello prettamente tecnico (vedi l’introduzione dell’energia elettrica e varie apparecchiature come i galvanometri per lo studio della fisica ed esemplari di animali imbalsamati o raccolte mineralogiche per lo studio delle scienze naturali), grazie anche all’aiuto finanziario del Ministero.
Nei primi anni del Novecento la scuola era in grado di offrire ben tre biblioteche distinte. Una per gli studenti del Ginnasio, con circa seicento volumi di letture istruttive, educative e piacevoli. Un’altra era destinata agli studenti del Liceo e conteneva opere culturalmente più elevate che trattavano la letteratura italiana, francese ed inglese, latina e greca oltre che argomenti scientifici. Particolare cura era rivolta all’instaurarsi di un sentimento patriottico negli allievi. L’ultima era rivolta principalmente agli insegnanti, conteneva opere importantissime, costose e difficilmente reperibili presso le biblioteche cittadine.
L’edificio scolastico, posto nell’ex convento di San Silvestro, conservava affreschi e quadri di mediocre valore artistico. Successivamente ricevette in donazione da insegnanti e studenti un busto di Andrea D’Oria, scolpito in marmo di Carrara da un ex allievo, Edoardo De Albertis.
Inoltre furono posti nel salone del Liceo due busti in marmo, uno rappresentante il primo preside Michele Sartorio e l’altro il professor Giuseppe Raganti, ed una targa in marmo a ricordo degli allievi del D’Oria caduti nella prima guerra mondiale.
Nel corso dei decenni da questo Istituto sono usciti uomini e donne che hanno operato per il bene della collettività. Gli ideali di coloro che avevano voluto la nascita del nostro Liceo erano quelli di elevare gli animi dei giovani ad apprezzare la bellezza, la verità e la giustizia, aiutandoli a sviluppare le capacità individuali. E’ con questo stesso spirito che continua ancora oggi l’ opera di chi lavora e studia nel Liceo-Ginnasio “Andrea D’Oria”.