di Francesco Ferrando, Benedetta Lorenzon e Benedetta Pittaluga, 3D
(articolo tratto da un lavoro di Educazione civica realizzato da Serena Biscari, Francesco Ferrando, Margot Gristina, Benedetta Lorenzon, Sara Mercurio e Benedetta Pittaluga, 3D)
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È desiderio comune quello di vivere a lungo, ma è anche brama di tutti vivere l’anzianità in salute e felicità. Tale obiettivo si può realizzare solamente se si conduce uno stile di vita sano fin dalla tenera età. La longevità, infatti, non è determinata solamente da fattori genetici, ma, soprattutto, dalle scelte che compiamo quotidianamente a favore (o a sfavore) della nostra salute.
Quest’ultima, a differenza di quanto si possa pensare, non dipende esclusivamente dall’alimentazione e dall’attività fisica. Ci sono, infatti, altre componenti che influenzano il nostro benessere, non solo inteso dal punto di vista fisico, ma anche psicologico.
da Il Fatto Quotidiano
Il benessere di ogni persona è molto influenzato dall’ambiente in cui vive. È provato dalla psicologia ambientale che per l’essere umano sia di fondamentale importanza vivere in un contesto privo di eccessivi stimoli che portano ad accumulare una quantità di stress che può diventare insostenibile. Risulta dunque congeniale un ambiente naturale in cui tutti possono beneficiare di aria pulita, luce solare e silenzio. In tale ambiente l’uomo è anche maggiormente portato a condurre attività fisica e la maggiore esposizione a batteri e virus determina un perfezionamento del sistema immunitario. È più probabile, dunque, per un individuo che vive in zone rurali avere una vita più longeva rispetto a chi che vive in città.
Un altro fattore che influenza la salute, e dunque la longevità, sono le relazioni sociali. Come dimostra lo studio del McKinsey institute, la socialità concede un invecchiamento più soddisfacente. Rapportarsi con gli altri, infatti, previene il deterioramento del cervello: la solitudine può aumentare il rischio di contrarre l’Alzheimer.
Molteplici sono i benefici di una vita ricca di legami, tra i più rilevanti ricordiamo:
• Atteggiamento positivo: le relazioni con altre persone possono favorire un senso di appartenenza. Una rete sociale solida, infatti, aiuta a sentirsi connessi con gli altri.
• Miglioramento abilità cognitive: l’attività sociale mantiene attiva la mente attraverso conversazioni, giochi o altre attività sociali, esercitando la mente in modo efficace.
Tra i fattori che determinano la longevità correlati al mondo esterno, tuttavia, spesso ci si dimentica dell’importanza rivestita dal legame che si può instaurare tra un uomo e il suo animale domestico.
da La Stampa
I benefici di tale legame sono principalmente:
• La riduzione dello stress e dell’ansia
studi scientifici hanno dimostrato che passare del tempo con un animale domestico può abbassare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e aumentare la produzione di endorfine, noti come “gli ormoni della felicità”. Gli animali domestici possono, infatti, fungere da distrazione positiva dalle preoccupazioni e dallo stress della vita quotidiana.
• La lotta alla solitudine
La solitudine può avere un impatto significativo sulla salute mentale. Gli animali domestici, tuttavia, essendo sempre presenti e desiderosi di interagire con i loro proprietari, possono combatterla efficacemente.
• Il miglioramento dell’autostima
Gli animali domestici forniscono un amore incondizionato e questo può influenzare positivamente l’autostima. Sentirsi amati e apprezzati da un animale può aiutare le persone a sviluppare una maggiore fiducia in se stesse.
• Composizione di una routine
Molti animali domestici richiedono cure regolari, come il cibo, l’acqua e l’esercizio fisico. Ciò fornisce una struttura quotidiana e un senso di responsabilità che può contribuire a migliorare il benessere generale. Per molte persone, inoltre, prendersi cura di un animale domestico offre un senso di scopo.
• Aumento dell’esercizio fisico
Tutti gli animali domestici, ma in particolare i cani, richiedono attività fisica regolare, come passeggiate e giochi all’aperto. Questo incoraggia i proprietari a rimanere attivi, il che ha numerosi benefici per la salute mentale. L’esercizio fisico, infatti, rilascia endorfine che possono migliorare l’umore e ridurre lo stress. Fare attività fisica con loro, inoltre, aiuta l’apparato cardio-circolatorio, riduce colesterolo e glicemia ed aiuta ad evitare picchi di pressione alta.
• Riduzione della pressione sanguigna e frequenza cardiaca
Le interazioni positive con gli animali domestici possono portare a una riduzione della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca. Questo ha un effetto calmante sul sistema nervoso e può contribuire a prevenire problemi cardiaci correlati allo stress.
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Visti tali benefici, risulta scontato il motivo per cui lapet therapy (una pratica terapeutica che si basa sull’interazione tra gli animali domestici e le persone) riveste una fondamentale importanza per il benessere di molti individui in molteplici contesti: ospedali, case di cura, scuole, strutture di riabilitazione e anche la propria abitazione.
Particolarmente rilevanti in relazione alla longevità sono gli studi condotti riguardo ai benefici che un soggetto affetto da Alzheimer può trarre dalla relazione con un animale domestico. La presenza di animali, infatti, si riflette positivamente su alcuni dei loro parametri comportamentali e cognitivi: è molto facile instaurare un rapporto con un cane o un gatto poiché la comunicazione con l’animale si basa su gesti e azioni che non hanno a che fare con il linguaggio o la memoria, competenze spesso compromesse dalla malattia. Inoltre, la relazione positiva che si instaura durante la pet therapy riapre il flusso dei ricordi rievocando esperienze passate, vissute con animali o meno, ma comunque serene dal momento che riemergono in momenti piacevoli e colmi di gratificazione e amore. La pet therapy viene, dunque, considerata una co-terapia. Non è, infatti, una soluzione definitiva, ma sicuramente la relazione con l’animale può favorire stimolazione sensoriale, motoria, cognitiva ed agire sulla motivazione e il buon umore.
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Più in generale, da un recente studio pubblicato sul “Journal of American Geriatric Society” risulta addirittura che gli anziani possessori di animali da compagnia presentano un maggior benessere sotto il profilo psicologico e una maggior capacità di svolgere le attività della vita quotidiana, il tutto rispetto ai coetanei che non posseggono animali. Questo testimonia il fatto che gli animali domestici, oltre ad alleggerire la nostra giornata con la loro dolcezza, contribuiscono attivamente al miglioramento della nostra salute.