Comunicare la classicità

Un piano di comunicazione per promuovere l’utilità del digitale nella divulgazione delle lingue antiche,

di Riccardo Veneziani, 3d

È davvero ancora possibile riuscire a rendere interessanti, coinvolgenti e attuali le materie classiche?

Ci hanno provato le due terze del percorso umanistico del Liceo classico Andrea D’Oria, alle quali dei professionisti esperti di comunicazione hanno insegnato come produrre un piano di comunicazione in maniera efficace.

Per promuovere la classicità del futuro, gli studenti, divisi in gruppi, hanno costruito vere e proprie strategie comunicative seguendo criteri professionali.

Un gruppo di studenti della 3D ha sviluppato un progetto particolarmente interessante: dopo aver analizzato il target di riferimento – genitori e ragazzi interessati al liceo – ha pianificato innanzitutto le proprie azioni nell’arco di due settimane, inoltre ha cercato di trasmettere un messaggio chiave: l’importanza della cultura classica nell’ epoca moderna.

È stata molto importante la scelta dei canali mediatici dove pubblicare il proprio operato.  

Innanzitutto ha ideato un podcast dal nome “Synapsis”, dove si parla di come le lingue morte come il latino e il greco possano essere ancora utili oggi, in un’epoca in cui lo spirito critico è essenziale, come il confronto del moderno con l’ antico.

Riguardo al lato social ha invece progettato la creazione di diversi reel dove alcuni studenti raccontano di una loro giornata tipo al liceo, tra lezioni, pause e studio; tutto ciò accompagnato da storie con citazioni giornaliere, post, atti a raccontare gli open day del liceo e caroselli settimanali riguardanti le intriganti morti di alcuni filosofi antichi.

Ha inoltre realizzato un video spot:

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Lo scopo è mostrare come la cultura classica, trasmessa nel modo giusto, possa essere ancora interessante e coinvolgente nell’epoca moderna, soprattutto per i giovani.

Da esso si intuisce che, grazie a strumenti come i social network, si possa fare rinascere e apprezzare una lingua antica, letta in chiave attuale.

📄 Scopri la presentazione completa del piano di comunicazione (PDF)

 

Fondazione Carige sostiene “l’umanesimo digitale” del Liceo Classico D’Oria

Per lo storico istituto di via Diaz un nuovo impianto video automatizzato in Aula Magna, un progetto di formazione sulla comunicazione per due classi terze e una campagna contro le fake news.

Fondazione Carige sostiene il progetto “Liceo Classico del Futuro” del Liceo Andrea D’Oria di Genova, un percorso pluriennale che mira a integrare strumenti e competenze digitali nella formazione classica, in un’ottica di vero “umanesimo digitale”. L’iniziativa nasce per formare umanisti digitalmente competenti, capaci di mettere la tecnologia al servizio dell’uomo e non viceversa.
Grazie al sostegno della Fondazione, sono stati realizzati tre interventi principali:
Installazione di un nuovo impianto video automatizzato in Aula Magna “Salvatore Di Meglio”, che consentirà registrazioni audio-video semiprofessionali e la piena integrazione con la piattaforma Agorà del Liceo, la nuova “piazza virtuale” dell’istituto.
Percorso formativo sulla comunicazione (PCTO) dedicato a due classi terze, strutturato in incontri laboratoriali su scrittura giornalistica, produzione video e audio, social media, ufficio stampa e tecniche narrative digitali.
Avvio della campagna contro le fake news, sviluppata insieme a Fondazione De Ferrari, che nei prossimi giorni partirà ufficialmente al D’Oria e sarà proposta a tutte le scuole delle province di Genova e Imperia.
Sostenere il Liceo Classico del Futuro del D’Oria significa investire in una comunità di giovani capaci di abitare con competenza critica il mondo digitale – dichiara il presidente di Fondazione Carige, Lorenzo Cuocolo -. Fondazione Carige considera strategico favorire progettualità che, come questa, coniugano innovazione tecnologica, radici culturali e responsabilità civica. Il tema dell’umanesimo digitale, che il Liceo porta avanti con metodo e visione, rappresenta una delle sfide educative del nostro tempo: non basta saper usare gli strumenti, è necessario comprenderne i linguaggi, l’impatto sulla società e le implicazioni etiche. Questo progetto rappresenta un modello virtuoso che desideriamo valorizzare e promuovere nel territorio per confermare il ruolo della Fondazione a sostegno delle eccellenze formative liguri e dell’educazione come bene comune”.
Il progetto del Liceo Classico del Futuro prevede una progressiva integrazione tra lo spazio fisico dell’Aula Magna e l’Agorà digitale, la piattaforma web ideata dai docenti dell’istituto per creare uno spazio di incontro virtuale dove docenti e studenti possono interagire, comunicare e partecipare alla vita scolastica.
La preziosa collaborazione fra due Istituzioni ‘storiche’ del nostro territorio, la Fondazione Carige ed il Liceo Classico Andrea D’Oria – sottolinea la preside del liceo, Maria Aurelia Viottiha reso possibile la concretizzazione tecnologica e culturale di una formazione, quella del Liceo classico del Futuro, che salda tradizione e linguaggi multimediali nella prospettiva di una preparazione approfondita e critica dei cittadini di oggi e di domani”.
Grazie al nuovo impianto video installato, gli eventi dell’Aula Magna diventeranno materiali didattici, archiviati e riutilizzabili nei laboratori dedicati alle digital humanities. Sarà quindi possibile far dialogare in tempo reale le attività in presenza con la partecipazione online, come in una vera “piazza” contemporanea, capace di valorizzare la produzione culturale degli studenti.
Il progetto Liceo classico del futuro parte dall’obiettivo di collegare lo spazio fisico della nostra Aula Magna, rinnovata con un sofisticato impianto di registrazione audio-video digitale, con la piattaforma web Agorà del Liceo D’Oria – spiega la professoressa Alessandra Bertolotto -. Questa integrazione tra dimensione reale e virtuale mira a preparare i nostri studenti alle digital humanities, fornendo loro le competenze per utilizzare consapevolmente le risorse digitali nelle discipline umanistiche. Gli studenti sono formati per gestire autonomamente le registrazioni di eventi, conferenze e dibattiti, creando contenuti multimediali accessibili a tutti. L’obiettivo è preparare umanisti digitalmente competenti, capaci di mettere la tecnologia al servizio dell’uomo“.
Nell’ambito del PCTO sostenuto da Fondazione Carige, due classi terze del liceo hanno avviato un percorso di formazione dedicato al mondo della comunicazione: dalla stesura di un piano editoriale alla scrittura di articoli giornalistici, dalla progettazione di video e podcast alla realizzazione di campagne social, fino ai fondamenti dell’ufficio stampa.
Il progetto di Formazione Scuola Lavoro ‘Esperti di umanesimo digitale’ coniuga didattica tradizionale, strumenti digitali e linguaggi contemporanei – evidenzia la professoressa Cristina Frisone -. In quest’ottica, due classi terze hanno svolto un percorso di 20 ore, lavorando in gruppo sotto la guida di professionisti esperti di comunicazione e grafica pubblicitaria. Ogni gruppo ha realizzato un piano di comunicazione completo con video, podcast e contenuti social, con particolare attenzione alla veste grafica e all’efficacia del messaggio. L’obiettivo prefissato di valorizzare il liceo classico come modello di innovazione nella tradizione è stato raggiunto. Gli studenti hanno acquisito capacità professionali nella produzione audiovisiva, nella creazione di contenuti e nella gestione dei social media, oltre a competenze trasversali utili per l’orientamento universitario e lavorativo”.
A chiusura del progetto, Fondazione Carige, insieme a Fondazione De Ferrari, lancia una nuova iniziativa che partirà nei prossimi giorni proprio dal Liceo Classico Andrea D’Oria di Genova.
Una brochure dedicata alla lotta alla disinformazione che sarà distribuita nelle classi prime dei licei delle province di Genova e Imperia e utilizzata come strumento educativo. La pubblicazione – coordinata dal giornalista Franco Manzitti e con la collaborazione scientifica di Francesca Scorcucchi e Simona Tarzia di MediaLab – contiene esempi, checklist di verifica, casi studio e una sezione dedicata ai meccanismi dei social e dell’intelligenza artificiale. “La fruizione delle notizie da un contesto generalista come il web, anziché dalle redazioni di giornali e telegiornali, fa nascere il problema di come riconoscere la veridicità delle informazioni – osserva il presidente della Fondazione De Ferrari, Fabrizio De Ferrari -. Per questo la nostra Fondazione, con il sostegno di Fondazione Carige, ha preparato un opuscolo di prima informazione su questo tema fondamentale, che sarà diffuso nelle classi 1° Liceo degli Istituti Scolastici delle province di Genova e Imperia, nell’anno scolastico in corso, 2025-26. Insieme alla distribuzione delle brochure organizzeremo incontri con gli studenti nelle scuole a cura delle giornaliste Francesca Scorcucchi e Simona Tarzia”.